il modello progettuale
Piazza S. Marco “forma urbis”
Si è pensato alla forma urbis della piazza e a come essa evochi un modello del nostro Rinascimento veneziano, quello di Piazza S. Marco dove ritroviamo gli elementi compositivi che generano la “forma perimetrata” da Palazzo Correr, Procuratie Vecchie Nuove e Nuovissime, Palazzo Ducale, Basilica di S. Marco, Campanile e Molo affacciato sul Bacino S.Marco. Un modello rinascimentale che apre la vista sul complesso delle piazze, opera del maestro Sansovino.





Passando dal modello alla realtà di progetto, ricomponiamo la forma urbana del centro di Spinea volendo mettere in luce le “viste “ che focalizzano il nostro percorso che sono, da una parte, quella dalla chiesa SS. Vito e Modesto, dal cui sagrato a destra si intravedono lo scorcio dell’asse via Roma e villa del Maino e a sinistra via Matteotti con il percorso verde che si snoda all’interno tra pieni e vuoti di progetto; dalla parte opposta di via Roma lasciando alle spalle il Municipio lo scorcio che appare inquadra sulla destra villa del Maino di fattura settecentesca e in fondo alla via la chiesa con il campanile a chiusura della “quinta scenografica”.
L’assialità generata crea continuità tra la sacralità e il carattere urbano dei luoghi . Questi elementi architettonici di pregio sono le preesistenze storiche del centro e inducono al percorso che si snoda tra le due piazze: gli elementi radicali vengono analizzati e rinforzati laddove le carenze legate ad una crescita urbanistica irrazionale ha “fatto violenza”, a nostro avviso, sconvolgendo l’ aggregazione culturale e sociale dei luoghi così come apparivano fino agli anni sessanta. Spinea aveva proprio in quegli anni risentito dell’esigenza frettolosa di dare alloggio ai lavoratori di porto Marghera così le ragioni urbanistiche sono passate in second’ordine rispetto alla necessità di dare alloggio laddove serviva. Da qui l’assetto attuale che vede l’asse centrale viario come una barriera e le parti completamente slegate le une dalle altre.
L’identificazione del progetto-indirizzato alla riappropriazione di una ritrovata identità urbanistica che evidenzia e caratterizza il centro- si riconosce attorno agli elementi quali chiesa, campanile, piazza, municipio ed elementi architettonici storici di pregio nei quali tutta la comunità si riconosce.
L’area si sviluppa in tre comparti A-B-C circoscritti tra via Roma, via Matteotti , via Fermi, e da via 1°Maggio, e comprende l’asse viario che da Mestre conduce a Mirano (via Roma parte di via Miranese).
Il cuore della città si snoda attorno a quest’area: a est, in località Graspo d’Uva, è localizzata la stazione ferroviaria che collega Venezia-Mestre a Trento, con uno scambio rotaia-gomma di bus navetta; a ovest, in via Roma, si trovano il Municipio, la Biblioteca comunale, il Centro di Servizi Sociali e a nord del Municipio, il Pattinodromo e il parco urbano Nuove Gemme.